BKT - Bracketing.
- Filippo Rossi
- 10 nov 2021
- Tempo di lettura: 4 min

Profondità di campo, esposizione e una gamma di particolari impossibile da creare con un singolo e semplice scatto. Il bracketing e i suoi usi in Olympus.
Il bracketing nasce al tempo della fotografia analogica (il beneamato rullino) e serviva principalmente, grazie ad una serie di scatti del medesimo soggetto, ma con diverse esposizioni, a "centrare" lo scatto corretto, scegliendo il migliore della serie fatta. Questo dava al fotografo, che ripeto, scattava con rullino e non aveva la possibilità di vedere nessun tipo di anteprima, una buona percentuale di possibilità di aver scattato almeno una foto di "x" serie con la corretta (o comunque) accettabile esposizione, scartando poi il resto. Oggi con l'avvento del digitale, quindi con la possibilità di scattare quante più foto possibili, di vedere l'anteprima dello scatto e comunque con una serie di parametri da poter impostare che molti anni addietro non era possibile settare, il bracketing dovrebbe essere obsoleto, ma non è affatto così, anzi grazie a questa funzione e alla lavorazione della "fusione" degli scatti effettuati in post-produzione, il bracketing è l'unica tecnica che rende lo scatto finale impossibile da ricreare con un semplice scatto singolo, anche se avessimo l'accortezza di settare la nostra macchina alla perfezione, con tuti i crismi necessari per creare uno scatto perfetto. Questo perché, seppure possiamo accedere a tutti i settaggi possibili, alcune parti come scure o in ombra, oppure parti con un intenza luce; o addirittura parti con più fonti luminose diverse da loro che compongono la nostra foto, faranno inevitabilmente "soffrire" una parte di essi, sbilanciano, anche se di poco a volte, l'esposizione e facendo perdere particolari importanti; come un cielo troppo sovraesposto o una serie di alberi in penombra che risulterebbero sottoesposti. Questo non significa che il nostro scatto sarà da buttare, lo lavoreremo in post-produzione cercando di migliorarlo per ottenere alla fine un risultato sufficiente. Se usassimo invece la tecnica del bracketing e la sua fusione dei fotogrammi, otterremmo un risultato completamente diverso, che va ben oltre le nostre aspettative; con dei colori e una profondità impensabili. Lavorando in seguito in post-produzione sia per applicare la sovrapposizione (fusione) dei fotogrammi scattati, sia, eventualmente, prima di fonderli, ritoccarli secondo le nostre idee e sensazioni.
Oggi lavorare in bracketing significa avere molteplici soluzioni e opzioni diverse con parametri modificabili a seconda della nostra idea di foto finita.
Il bracketing viene principalmente usato per fotografie naturalistiche come paesaggi ma anche in still life o foto macro; questo perché per usare questa tecnica dobbiamo assicurarci di utilizzare un treppiedi su cui montare la camera ed eseguire gli scatti in remoto per avere la sicurezza di ottenere scatti assolutamente identici l'uno con l'altro senza trovarci con un fastidiosissimo effetto sfocato o mosso; risultato impossibile da correggere in post-produzione visto la totale sovrapposizione degli scatti per ottenere il risultato sperato. Questo comunque non vuol dire che non possiamo applicare questa tecnica su un ritratto, ma dobbiamo, nello stesso modo usare un treppiedi, scattare in remoto e avvisare la modella della tipologia di sessione che andremo a fare.
Olympus come sempre ci mette a disposizione una vasta gamma di opzioni da scegliere e per l'esattezza 6 tipologie.
AE BKT

La camera varia l'esposizione ad ogni scatto ed è possibile decidere il valore AE tra 0,3EV / 0,7EV / 1,0EV e il numero di scatti da eseguire; 2, 3, 5 o 7 (la quantità di scatti varia a seconda del modello utilizzato, che può arrivare anche a 10). Ad esempio se scegliamo dal menù 3f 0,7EV la nostra camera scatterà: 1f +0,7EV / 1f EV impostato come base di partenza / 1f -0,7EV; dove la foto centrale sarà quella foto con l'impostazione EV scelta da noi inizialmente, mentre le altre foto verranno eseguite contestualmente a questa. La camera può scattare in modalità P/A/M/S e cioè:
P = La camera nei 3 o più scatti, modifica l'esposizione variando il diaframma e il tempo di posa, lasciando inalterati gli ISO.
A e M = Modifica l'esposizione variando solamente il tempo di posa, lasciando inalterati il diaframma e gli ISO.
S = Modifica l'esposizione variando solamente il diaframma, lasciando inalterati il tempo di posa e gli ISO.
AE BKT è la scelta più comune ed efficace per lavorare in bracketing, soprattutto nella modalità A e M dove apertura del diaframma e ISO saranno bloccati per tutti gli scatti.
WB BKT

A differenza delle altre tipologie di BKT, selezionando WB BKT viene scattata una sola foto e automaticamente vengono create, sulla base scelta, 3 immagini con bilanciamenti del bianco diversi. Quindi ad ogni scatto corrispondono 3 immagini con K differenti. Possiamo scattare in modalità P/A/S/M e il bilanciamento del bianco può variare di 2, 4 o 6 step, decidendo dove e quanto applicarli sulle basi AMBRA/BLU e VERDE/MAGENTA. Questa tipologia di bracketing potrebbe essere interessante applicata ad uno scenario con più fonti luminose con diversi gradi K.
FL BKT

La fotocamera scatta 3 foto, variando l'intensità del flash, scegliendo tra i valori EV 0,3 / 0,7 e 1,0. Scattando la prima foto con la base EV scelta, la seconda in negativo e la terza in positivo. Ovviamente utilizza il flash integrato, ma è possibile e sinceramente con una resa finale molto migliore, utilizzare anche speedlite cobra TTL.
ISO BKT

La camera scatta 3 foto con diaframma e tempo di posa bloccati, possiamo scegliere tra i valori EV 0,3 / 0,7 e 1,0. Il primo scatto sarà quello con l'impostazione ISO scelta da noi, il secondo gli ISO verranno modificati in negativo e nel terzo gli ISO verranno modificati in positivo.
ART BKT

Dal menù camera si aprirà una lista dove possiamo scegliere diverse tipologie dell' art-filter che verranno applicati ad ogni rilascio del pulsante di scatto.
BKT messa a fuoco

Principalmente viene usato per scatti macro, per dare una maggiore profondità alla scena che sarebbe impossibile ottenere con uno scatto singolo. Dopo aver scelto il numero di scatti che vogliamo effettuare e la differenza della distanza della messa a fuoco, verranno effettuati un numero "x" di scatti con differenti piani focali, fino a quando la messa a fuoco non raggiunge il valore "infinito".
La tecnica del bracketing dunque è una tipologia di fotografia estremamente complessa nei suoi algoritmi, riuscendo a fondere più immagini per crearne una completamente bilanciata e piena di particolari che in altri modi sarebbe impossibile ricreare. Questa modalità possiamo anche ricrearla manualmente, senza utilizzare la voce BKT, cambiando a proprio piacimento l'esposizioni date dal tempo di posa diverso o dall'apertura del diaframma e così via, fondendole poi insieme in un unico fotogramma.
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