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Il primo shooting.



Finalmente arriva il giorno in cui andremo a fare il nostro primo shooting fotografico con una modella, che sia in TF o in low budget, siamo emozionati e impauriti da come potremo affrontare questa nuova esperienza; siamo veramente pronti? Abbiamo organizzato tutto? Saremo all'altezza nel dirigere la modella per realizzare le foto che abbiamo in mente? Sono tante le domande e le incertezze. Vediamo come affrontarle tutte senza perdere la testa.


 

Il progetto è importante, si sa, cercare di prevedere quello che in teoria andremo a fotografare è quasi sempre un incognita, anche se, come me cercheremo di prevedere tutto; luci, ambientazione, pose eccetera. In realtà quello che troveremo sul campo sarà sempre nuovo e inconsueto, ricco di inconvenienti che nessuno può prevedere. Questo però non deve mai scoraggiarci, anzi, deve essere uno spunto per cercare sempre di dare il massimo, anche in situazioni difficili.


L'idea e i layout.

Prima di arrivare alla scelta della location o quella della modella stessa, dobbiamo focalizzare quello che vogliamo rappresentare. La nostra idea, il tema o il messaggio da comunicare e la composizione. Personalmente, quando ho in mente il tema della mia storia, dapprima faccio sempre delle ricerche; internet per questo ci viene in aiuto dove possiamo trovare spunti, riflessioni e quant'altro. Non intendo spunti a livello fotografico, cercando di vedere se un altro fotografo ha già avuto la mia idea e se l'avesse avuta, come l'ha affrontata; magari "rubando" alcune idee o pose. Se fosse, se la nostra idea di shooting fosse già stata applicata in fotografia, a noi non deve assolutamente importare. Ognuno di noi ha una propria sensibilità e lo sviluppo di una certa idea o tema, sicuramente sarà differente a quella di un altra persona. Quello che invece dobbiamo fare è cercare spunti, particolari, tutto quello che serve per far lavorare il nostro cervello e creare qualcosa di affascinante per noi. Elaborata l'idea possiamo passare al layout vero e proprio. Io affronto questo passaggio disegnando tutte le mie idee, elaborando come un fumetto la scena, con sfondo e soggetto, colorando tutto o almeno le parti più importanti e disegnando la luce e da dove proviene. Poi lateralmente, come fossero delle note, scrivo tutto il necessario che occorre per riprodurre quella scena secondo quello che ho in mente; scrivendo la tipologia di luce fino ad arrivare all'obiettivo che vorrei usare. Non importa essere degli artisti, quello che importa è sbozzare l'idea e imprimerla sul foglio per ricordarsi in seguito, anche ad una prima occhiata quello che avevamo in mente.







Ecco due esempi di come strutturo i layout. Cercando di inserire all'interno più informazioni possibile quando arriverà il giorno dello shooting avrò bene chiaro in mente quello che vorrei fare, dall'ambientazione alla posizione delle luci a quella della modella. Per quanto mi riguarda, fare i layout per lo shooting oltre che aiutarmi durante lo svolgimento diventa materiale importante anche per la modella stessa; infatti alcune modelle potrebbero richiedervi un anteprima per capire al meglio quello che devono fare sul set.



Il sopralluogo del set.

Di fondamentale importanza è il sopralluogo del set in cui dovremo lavorare. Che sia una fabbrica oppure uno studio, dobbiamo assolutamente recarci sul posto e avere chiaro in mente tutto quello che ci circonda. Nell'esempio che ho fatto prima, mostrando il layout di un servizio, avevo bene in mente che andava realizzato all'interno di una fabbrica; includendo così materiali diversi come bancali o macchinari per movimentare uno sfondo che altrimenti, se fatto in studio poteva risultare fermo e unito. Deciso questo mi sono recato nella fabbrica diverse volte, in diverse ore del giorno, per capire che luce avevo bisogno per il servizio e quindi per decidere l'orario dello shooting. Ho fatto alcune foto per ricordarmi l'ambiente e come potevo organizzarlo e usarlo all'interno del servizio, ho cercato di vedere se potevano esserci oggetti o macchine dove poter far interagire la modella, dopodiché, tornato a casa ho riportato il tutto in bella sui layout abbozzati in precedenza.

Tutto questo è molto importante, visitare il luogo dove dobbiamo svolgere il set ci pone un enorme vantaggio al momento del servizio vero e proprio. Non ci fa trovare impreparati nel dirigere lo shooting, guadagnando tempo, specialmente se dobbiamo usare come fonte principale di luce quella naturale. Oltre a questo quando arriveremo a scattare avremo una libertà di movimento maggiore, sapendo già gli spazi che ci sono e quelli che ci occorrono. Ma soprattutto avremo una netta e precisa sensazione della luce e del suo movimento all'interno della struttura, distribuendo il lavoro prima in una zona e poi in un altra. Tutto questo quindi non è assolutamente una perdita di tempo, ma è uno step importante per il nostro servizio.



Preparazione del set.

Dopo aver contattato la modella e preso tutti gli accordi necessari per lo shooting, come il giorno e l'orario prestabilito, dobbiamo assolutamente organizzarci per la preparazione del set. Se questo si svolge in interno; come un magazzino, una fabbrica o in studio, dobbiamo prenderci del tempo per sistemarlo a dovere prima del servizio vero e proprio. Questo ci darà la possibilità di avvantaggiarci con i tempi e, arrivato il giorno fatidico di avere la possibilità di cominciare appena possibile, avendo già tutto preparato. Solitamente, per organizzazione personale cerco di fare gli shooting sempre di sabato o domenica; in questi due giorni posso organizzarmi bene e dedicare tutto il tempo necessario a questo impegno; considerando anche che, se decidessi di pianificare lo shooting all'interno di una fabbrica o magazzino, sarei molto più sicuro che il fine settimana nessuno (tranne il proprietario) sia all'interno o comunque a svolgere il suo lavoro abituale, avendo così tutto lo spazio necessario per il servizio. Se così fosse, consiglierei di preparare il set la sera del giorno prima, posizionando tutto l'occorrente nell'esatta posizione secondo i canoni da voi pensati e appuntati nei layout che precedentemente avete stilato. Se questo non fosse possibile, cercate di organizzarvi e di preparare tutto almeno qualche ora prima del servizio, la mattina ad esempio se decideste di effettuare lo shooting durante il pomeriggio. Consiglio vivamente di pianificare tutto al meglio ma soprattutto con largo anticipo; quando la modella arriverà sul set si prenderà i suoi tempi per prepararsi a dovere con trucco e vestiti e voi in questo lasso di tempo avrete la possibilità di settare e provare qualche scatto per la luce e i flash, impostare la macchina e riposizionare al meglio tutto l'occorrente.

Esempio di preparazione del set con programma specifico. Oltre al rendering è possibile capire l'esatta posizione di tutti gli strumenti che vogliamo utilizzare.



Il primo scatto.

Ci siamo. Dopo una lunga preparazione, la ricerca della modella e l'input dell'idea iniziale ci troviamo davanti a quello che tanto abbiamo sognato. Tutto pronto, preparato a dovere e con il nostro scettro del potere tra le mani. La fotocamera.

Da questo momento dobbiamo prendere in mano tutta la situazione, dirigere come un regista (se ne sarà necessario) la modella, chiedere quello che abbiamo in mente per farlo realizzare alla protagonista e soprattutto non smettere mai di parlare. Dobbiamo capire e cercare di immedesimarci nella modella stessa; siamo in un ambiente mai visto, siamo difronte a una o più persone sconosciute fino a qualche minuto prima, dobbiamo posare nudi e ascoltare le direttive del fotografo. Anche se la modella è abituata a questo genere di situazione sicuramente non ha idea di che tipo di persona può avere davanti e anche se automaticamente riesce a posare e ascoltare le direttive del fotografo, sicuramente non poserà nel modo più naturale e rilassato possibile. Per questo, quello che dobbiamo fare è cercare di portare la modella in una situazione più agiata, rilassata e tranquilla che possiamo, così che possa a sua volta trasmettere quella tranquillità nello scatto. Non esiste modo migliore per ottenere questo risultato che parlare, farla sentire la persona giusta nel momento giusto e soprattutto con il fotografo giusto. Un semplice "brava" oppure "bene, bravissima" o ancora "stupenda, rimani così ancora un attimo" eccetera eccetera, porterà l'ego della modella a pensare che tutti i suoi movimenti e pose sono buone, continuando sempre con un escalation nella performance. Rimanere in silenzio, scattando continuamente senza proferire una parola è solamente deleterio per il servizio; porteremo la modella a pensare che sia solamente una mercé, un semplice "oggetto" che posa per ottenere un risultato impresso su un file. Lavorare psicologicamente con la protagonista è la strada giusta per conseguire un risultato ben al di sopra delle nostre aspettative. Per questo consiglio anche, se possibile di avere come sottofondo anche della musica che aiuta a riempire dei piccoli spazi vuoti di silenzio. Ricordiamoci sempre di fare almeno una pausa durante lo shooting, questo sarà costruttivo sia per la modella che può riposarsi naturalmente che per noi, aggiustando il set o la macchina; durante la pausa è bene parlare con la modella, farla partecipare al set, mostrandole gli scatti dalla fotocamera e discutendone con lei; questo ne farà aumentare la partecipazione e la sintonia per la prossima ripresa. Essere sempre educati, gentili e professionali farà rendere conto alla modella che può fidarsi di noi e sicuramente farà in modo che la collaborazione appena fatta non sarà la prima ne l'ultima che eventualmente faremo con lei. Essere sempre rispettosi e sinceri porterà anche, al termine del servizio, sicuramente un feedback positivo nei vostri confronti che la modella sicuramente non tarderà a condividere con le proprie colleghe.

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